LA STAZIONE DI SERVIZI A FUTURMOTIVE

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Futurmotive – Digital Expo and Conference

Nuovo progetto di Autopromotec, nato come evoluzione digitale di Autopromotec Conference, gli Stati Generali dell’aftermarket

Il 10 dicembre 2020 si è svolto Futurmotive. I temi centrali di cui si è parlato sono stati Mobilità e nuove tecnologie. Temi su cui gli esperti di settore, le Aziende e i media di settore si sono potuti confrontare, allargando la visione anche all'ecosostenibilità e ai nuovi scenari aperti dopo la diffusione del Coronavirus e l’inizio della pandemia, in quella che è diventata una vera e propria arena internazionale totalmente digitale.

Una discussione molto importante ha riguardato il tema delle stazioni di servizio che, con l’influenza e il cambiamento dell’automotive stanno cambiando. Questa discussione, dal titolo “I distributori nell’era della nuova mobilità: da stazioni di servizio a stazione di servizi” è stata introdotta da Massimo Cicalini, Direttore Responsabile Area di Servizi, che ha prima di tutto parlato dei carburanti alternativi, sempre più ricercati a presenti.

Ecco le sue parole:

“Ai classici GPL e Metano si stanno aggiungendo il Metano liquefatto, il biometano, l’Idrogeno e soprattutto l’elettrico, che occorrerà affrontare con nuove strategie. La rete delle stazioni di servizio e degli autolavaggi sono un’infrastruttura già pronta e ben conosciuta che può supportare questi nuovi carburanti così come servizi innovativi come i nuovi tipi di pagamento. Ricordo poi che durante il lockdown questi servizi sono rimasti aperti e avrebbero potuto dare molti servizi utili. Le stazioni e i lavaggi sono sempre più green ma c’è la concorrenza degli abusivi, soprattutto al sud. In ogni caso la mobilità sostenibile nasce anche con lavaggio green e il nostro contributo è molto importante: possiamo essere protagonisti anche nei prossimi anni”.

Sul tema dell’elettrico e delle ricariche nelle stazioni di servizio, un approfondimento è toccato a Lucio Tropea, Global Marketing E-mobility Enel X. Di seguito vi riportiamo cosa ha sottolineato.

Le stazioni di servizio sono uno dei ‘porti sicuri’ nei quali si possono ricaricare le elettriche. Guardando alle auto si può vedere che le loro capacità di carica si polarizza su 2 tipi: quella lenta, fino a 11 kw, è del tipo ‘ricarico perché sono fermo’. L’altra, quella fast, ha una fruizione simile al rifornimento classica e quindi le aree di servizio saranno riferimenti sicuri per chi è abituato ai carburanti. Ricordo che è relativamente semplice installare colonnine in queste aree di servizio e quindi si riconfigureranno e avranno ancora un ruolo. Le auto elettriche stanno crescendo, forse a valanga: fra 4/6 anni sarà semplice usare un’elettrica”.

L’intervento successivo, quello di Francesco Pinardi, Amministratore Delegato di Keropetrol, si è focalizzato invece sul percorso di decarbonizzazione.

“Abbiamo creato Ekomobil, una società per distribuire vettori energetici sostenibili quali elettricità per le ricariche, metano anche liquido e GPL. Il trasporto leggero e pesante stanno guardando con molto interesse al gas e un anno particolare come il 2020 è una buona occasione per cambiare. Ekomobil è al fianco delle infrastrutture che stanno cambiando molto. Pensiamo per esempio alla infrastrutture, importanti per decarbonizzare: pensiamo a quanto fotovoltaico sarebbe possibile sistemare sulle pensiline delle stazioni di servizio. Un contributo importante è dato dalla recente possibilità di rifornirsi di metano ai self-servic e anche nel delivery a basso impatto ambientale. Se le scelte individuali sono importanti, ora scegliere green è ancor più semplice”.

Anche il Presidente di Federlavaggi Marco Costamagna ha preso parte a questo incontro, intervenendo in merito a come le stazioni di servizio stanno fronteggiando l’emergenza in corso.

L’emergenza Covid ha preso tutti di sorpresa ma abbiamo reagito. In attesa della riapertura Federlavaggi ha preparato delle linee guida per tutti, un lavoro complicato perché i vari impianti sono molto diversi fra di loro. Abbiamo dovuto anche tener conto dell’esistenza di attrezzature a rischio come gli aspirapolvere e gli sbatti tappeto, in grado di disperdere particelle di ogni tipo nell’aria: ne abbiamo quindi inibito l’uso. Un suggerimento che abbiamo ascoltato è stato di semplificare le linee guida di sicurezza, convertendole in un piacevole fumetto”.

Infine, il convegno ha affrontato il tema “L’imprenditore del lavaggio: far impresa per gestire al meglio le stazioni di servizio”. E’ stata la volta di Carlo Gavotto, Vicepresidente Federlavaggi, che ha ribadito alcune cose molto importanti.

“Un impianto di lavaggio è fare impresa. Gli abusivi non rispettano le regole e lavano a mano con chissà quali prodotti e rispetto per l’ambiente. Questo tipo di lavaggio ha costi competitivi rispetto a quelli automatici ma non è competitivo rispetto al lavaggio a casa: in fondo le procedure e l’accuratezza sono comparabili. Il messaggio che dovrebbe passare è dovremmo riuscire a denunciare e far chiudere i lavaggi a mano, abusivi e incontrollati.

Cristian Montà

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