Responsabilità per infortuni in un impianto di lavaggio auto: cosa prevede la legge
Gestire un impianto di rifornimento carburante con annesso autolavaggio self-service comporta, oltre agli aspetti tecnici e gestionali, anche delle importanti responsabilità legate alla sicurezza dei clienti.
Una delle situazioni più delicate si verifica quando, durante l’utilizzo del servizio, una persona subisce un infortunio, come nel caso di una caduta accidentale in un tunnel di lavaggio e minaccia di sporgere denuncia per danni fisici.
Ma quando è il gestore a essere ritenuto responsabile?
E cosa dice la legge in questi casi?
Riferimenti legali: cosa stabilisce il Codice Civile
Secondo il Codice Civile italiano, in particolare gli articoli 2043 e 2051, si può essere chiamati a risarcire un danno se:
L’infortunio è avvenuto a causa di una cattiva manutenzione dell’impianto
Vi era una superficie scivolosa non segnalata
Erano assenti misure di prevenzione come cartelli di avviso, barriere protettive o interventi di pulizia
Il rischio era prevedibile e non sono state adottate le misure necessarie per evitarlo
In sostanza, il gestore può essere ritenuto oggettivamente responsabile se il luogo in cui è avvenuto l’incidente non era adeguatamente messo in sicurezza.
La responsabilità non è automatica
Tuttavia, è importante chiarire che la responsabilità non è automatica. Il cliente che si è fatto male deve dimostrare:
Di non aver avuto alcuna colpa o disattenzione
Che la situazione era pericolosa e non segnalata adeguatamente
Che l’incidente è avvenuto per negligenza del gestore
Per esempio, se la caduta è avvenuta su un pavimento bagnato ma presidiato da cartelli di avviso ben visibili, il gestore potrebbe non essere ritenuto responsabile.
Coperture assicurative: attenzione alla RCT
Molti gestori si trovano impreparati sul piano assicurativo. Se, come nel tuo caso, la polizza copre solo i danni a cose, manca una tutela fondamentale: la Responsabilità Civile verso Terzi (RCT).
Questa garanzia è indispensabile per le attività aperte al pubblico perché copre:
Infortuni a clienti o passanti
Danni fisici anche gravi
Spese legali e risarcimenti
Senza una polizza RCT, il gestore rischia esborsi economici molto rilevanti, oltre a problemi legali.
Come tutelarsi in modo concreto
Ecco un elenco di azioni raccomandate per proteggere te stesso e la tua attività:
Rivedi subito la tua polizza assicurativa, coinvolgendo il tuo broker di fiducia.
Se hai dipendenti, integra con RCO (Responsabilità Civile verso Operai).
Valuta una polizza di tutela legale, per coprire eventuali spese di difesa in giudizio.
Effettua regolarmente manutenzioni documentate dell’impianto. Conserva i rapporti.
Installa segnaletica di sicurezza ben visibile, soprattutto nei punti critici come i tunnel e le piste di lavaggio.
Predisponi cartelli “Pavimento bagnato” permanenti o mobili.
Implementa un sistema di videosorveglianza funzionante, utile anche a fini legali.
Tieni un registro degli interventi di pulizia, ispezione e manutenzione, con date e orari.
Forma il personale (se presente) sulle procedure di sicurezza e segnalazione dei rischi.
Un impianto aperto al pubblico, come un autolavaggio self-service, deve garantire condizioni di sicurezza adeguate e prevedere le coperture assicurative idonee.
Gli infortuni, purtroppo, possono accadere anche nelle migliori gestioni.
Ma una buona prevenzione e una copertura assicurativa completa possono fare la differenza tra una denuncia con gravi conseguenze economiche e una situazione sotto controllo.