Smaltimento rifiuti per autolavaggi a basso fatturato
Smaltimento rifiuti per autolavaggi a basso fatturato
Si può usare l’ecocentro comunale?
Molti gestori di piccole attività, come autolavaggi con basso volume d’affari, si pongono una domanda molto comune: “Se produco pochi rifiuti, posso smaltirli all’ecocentro comunale?”.
Oppure: “Serve comunque una ditta autorizzata e il registro di carico e scarico?”
La risposta, in linea generale, è no: anche se la tua è una società con fatturato limitato, non puoi utilizzare l’ecocentro comunale (destinato ai privati) per smaltire i rifiuti speciali prodotti dalla tua attività professionale.
Vediamo nel dettaglio cosa prevede la normativa e come adeguarsi.
I rifiuti prodotti da un autolavaggio: cosa dice la legge
Anche un piccolo autolavaggio, manuale o automatico, produce rifiuti classificati come “speciali”, spesso anche pericolosi, secondo la normativa ambientale italiana. Tra i rifiuti più comuni ci sono:
- Stracci o carta contaminata da oli o detergenti 
- Bombolette spray usate per lucidatura o pulizia 
- Pelli e materiali assorbenti 
- Imballaggi contaminati 
- Fanghi, oli e residui dei sistemi di depurazione acque 
- Contenitori di prodotti chimici 
Tutti questi rifiuti non possono essere assimilati ai rifiuti urbani, nemmeno se generati in piccole quantità. La legge li considera rifiuti industriali a tutti gli effetti, e impone obblighi precisi per lo stoccaggio, il trasporto e lo smaltimento.
Registro di carico e scarico: obbligo anche per piccole imprese
In base al D.Lgs. 152/2006, le attività che producono rifiuti speciali devono:
- Tenere un registro di carico e scarico dei rifiuti (anche cartaceo) 
- Classificare i rifiuti con il corretto Codice CER (Catalogo Europeo Rifiuti) 
- Conservare i rifiuti separati per tipologia, in contenitori etichettati con il relativo codice CER 
- Smaltirli entro un anno dalla produzione, tramite aziende autorizzate 
- Rilasciare e conservare il FIR (Formulario Identificativo Rifiuto) per ogni trasporto 
Questi adempimenti valgono anche per ditte individuali o imprese con basso fatturato, a meno che non rientrino in specifiche categorie esentate (che escludono quasi sempre attività come gli autolavaggi).
Posso usare l’ecocentro comunale?
La risposta è no, salvo rari accordi scritti con il comune o con il consorzio di raccolta rifiuti. In generale:
- Gli ecocentri comunali sono destinati solo ai cittadini privati per rifiuti domestici 
- Le attività produttive devono affidarsi a ditte autorizzate per ogni fase: raccolta, trasporto e smaltimento 
Smaltire rifiuti speciali nel cassonetto o in un ecocentro senza autorizzazione comporta sanzioni gravi, anche penali, e può configurare abbandono o gestione illecita di rifiuti.
Come comportarsi correttamente
Ecco un elenco di azioni da seguire per mettersi in regola (anche se sei una piccola realtà):
- Contatta un’azienda autorizzata allo smaltimento rifiuti e stipula un contratto di ritiro periodico 
- Chiedi supporto per la classificazione CER dei tuoi rifiuti 
- Attiva il registro di carico e scarico (obbligatorio anche per chi produce rifiuti pericolosi in piccole quantità) 
- Etichetta i contenitori e stocca i rifiuti in aree sicure e separate 
- Conserva FIR e registri per almeno 5 anni 
- Verifica con il tuo Comune se esistono accordi specifici (ma è molto raro che siano previsti per rifiuti pericolosi o da attività commerciali) 
Anche se sei una piccola impresa con fatturato contenuto, se gestisci un autolavaggio o qualsiasi altra attività che genera rifiuti non domestici, non puoi smaltirli presso l’ecocentro comunale. La legge ti impone precisi adempimenti per garantire uno smaltimento sicuro, tracciabile e responsabile.
Ignorare queste norme espone la tua attività a sanzioni severe, oltre a danni d'immagine. Meglio adeguarsi in modo semplice e trasparente, affidandosi a professionisti del settore ambientale.
 
                         
            